Specializzati da anni nella produzione e realizzazione di serbatoi e cisterne omologati per carburante e per il recupero e trattamente di acque reflue e piovane.

Prodotto | Trattamento secondario Spinto con ricircolo per 9 AE |
Modello | DEP09RF |
Misura | 9 abitanti |
Descrizione | Trattamento secondario Spinto con ricircolo per 9 AE |

Di Camillo Serbatoi srl - Zona Industriale snc - Basciano (TE) - Tel. 0861/650109 Fax 0861/650640 - www.di-camillo.com
SCHEDA TECNICA TRATTAMENTO SECONDARIO SPINTO CON
RICIRCOLO DEI FANGHI mod. DEP-RF
Installazione: da installare a valle di opportuni trattamenti primari (degrassatore e Vasca biologica).
Per il rinterro seguire scrupolosamente le “MODALITA’ D’INTERRO” fornite da Di Camillo Serbatoi.
Materiale impianto trattamento secondario: il contenitore è composto di polietilene e i tubi di ingresso uscita sono in PVC
per far entrare ed uscire i liquami.
L’impianto è composto da un impianto a fanghi attivi e da un filtro percolatore anaerobico.
Funzione impianto trattamento secondario: con questa tipologia di impianto si abbattono i carichi biologici fino al 100%.
All’interno del filtro percolatore i microrganismi utilizzano i corpi di riempimento depauperando il refluo dei composti
biodegradabili. Questo avviene creando un habitat per i microrganismi che si alloggiano all’interno dei cosiddetti corpi di
riempimento. Per concludere il processo poi nel impianto a fanghi attivi vi è ossigeno presente grazie a dei piatti diffusori,
questo consente il consumo del materiale biodegradabile rimanente. Per massimizzare il processo rimuovendo parte del
carico organico si installa un sistema air-lift che consente di massimizzare l’efficacia. All’uscita dell’impianto a fanghi attivi
inoltre vi è un alloggiamento adatto disinfettare il refluo. In questo alloggiamento va inserita una pasticca di cloro.

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Articolo
Filtro percolatore anaerobico
Impianto a fanghi attivi a basso carico
AE
Articolo
Ø
mm
H
mm
Prolunghe
Vol.
filtro
m
3
Articolo
Ø
mm
H
mm
Prolunghe
Volume
aerato
lt
Volume
sedim.
lt
Soffianti
DEP07RF
NAN1000R 1150 1220 PP45-PP30 0,85 NIFA1000R 1150 1220 PP45-PP30
607
243
HP40-HP40
7
DEP09RF
NAN1000R 1150 1220 PP45-PP30 0,85 NIFA1500R 1150 1720 PP45-PP30
906
362
HP40-HP40
9
DEP11RF
NAN1500R 1150 1720 PP45-PP30
1,2
NIFA1500R 1150 1720 PP45-PP30
906
362
HP40-HP40
11
DEP13RF
NAN1500R 1150 1720 PP45-PP30
1,2
NIFA2600R 1710 1350 PP45-PP35
1432
629
HP80-HP60
13
DEP15RF
NAN2600R 1710 1350 PP45-PP35 2,06 NIFA2600R 1710 1350 PP45-PP35
1432
629
HP80-HP60
15
DEP17RF
NAN2600R 1710 1350 PP45-PP35 2,06 NIFA3200R 1710 1625 PP45-PP35
1765
760
HP80-HP60
17
DEP20RF
NAN3200R 1710 1625 PP45-PP35 2,52 NIFA3200R 1710 1625 PP45-PP35
1765
760
HP80-HP60
20
DEP23RF
NAN3200R 1710 1625 PP45-PP35 2,52 NIFA3800R 1710 1855 PP45-PP35
2139
965
HP80-HP60
23
DEP26RF
NAN3800R 1710 1855 PP45-PP35 3,17 NIFA3800R 1710 1855 PP45-PP35
2139
965
HP80-HP60
26
DEP30RF
NAN3800R 1710 1855 PP45-PP35 3,17 NIFA4600R 1710 2125 PP45-PP35
2713
1085
HP80-HP80
30
DEP35RF
NAN4600R 1710 2125 PP45-PP35 3,83 NIFA4600R 1710 2125 PP45-PP35
2713
1085
HP80-HP80
35
DEP40RF
NAN4600R 1710 2125 PP45-PP35 3,83 NIFA7000R 2250 2367 PP65-PP45
5474
1460
HP150-HP150 40
DEP47RF
NAN7000R 2250 2367 PP65-PP45 6,93 NIFA7000R 2250 2367 PP65-PP45
5474
1460
HP150-HP150 47
DEP52RF
NAN7000R 2250 2367 PP65-PP45 6,93 NIFA9000R 2250 2625 PP65-PP45
5803
2020
HP150-HP150 52
DEP60RF
NAN9000R 2250 2625 PP65-PP45 7,82 NIFA9000R 2250 2625 PP65-PP45
5803
2020
HP150-HP150 60
SCHEMA DI INSTALLAZIONE
Depuratore
DEP-RF

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INSTALLAZIONE DELL’IMPIANTO
Vasche
•
Prima di procedere all’installazione delle vasche verificare la presenza di tutti i componenti
dell’impianto: filtro percolatore anaerobico e vasca a fanghi attivi entrambe con predisposizione per il
ricircolo air-lift dei fanghi e con connessione per sfiato del biogas, 2 soffianti compressori (non
necessariamente uguali), piatti diffusori (uno o due a seconda del modello) all’interno dell’impianto a
fanghi attivi.
•
L’impianto va installato esclusivamente a valle dei sistemi di trattamento primari (degrassatore
ed Imhoff).
•
Il filtro percolatore anaerobico va installato a monte dell’impianto a fanghi attivi.
•
La distanza tra l’uscita del filtro percolatore e l’entrata dell’impianto a fanghi attivi non deve essere
superiore a 1 metro. Distanze più elevate non permettono il ricircolo air-lift dei fanghi.
•
Per evitare la generazione di cattivi odori durante l’esercizio dell’impianto, collegare sempre la
connessione per lo sfiato del biogas di entrambe le vasche ad un’opportuna condotta portata
all’aria aperta, preferibilmente sul tetto del fabbricato.
•
Effettuare il collegamento per il ricircolo air-lift dei fanghi con un tubo in PE del diametro di 1,5”. Il
tubo deve essere rigido e caratterizzato da una pendenza negativa (attorno al 2-3 %) nel passaggio
dal fanghi attivi al filtro percolatore (ved. figura a pagina precedente).
•
Interrare le vasche seguendo scrupolosamente le modalità d’interro fornite da DI CAMILLO
SERBATOI. Le vasche per la depurazione DI CAMILLO SERBATOI devono essere sempre
interrate.
Soffianti-compressori
•
E’ bene sistemare le soffianti in un apposito locale tecnico coperto, predisposto da personale
qualificato, avente le seguenti caratteristiche:
- deve essere posizionato fuori terra, ad una distanza
massima di 10 m dall’impianto di depurazione;
- base di appoggio solida, piana e posizionata ad un livello
superiore dalla vasca, per evitare il ritorno dei fanghi in
caso di interruzione dell’erogazione dell’aria;
- adeguato ricambio d’aria per evitare il surriscaldamento
della soffiante;
- ambiente privo di gas corrosivi e non esposto a
vibrazioni;
- quadro elettrico o prese di corrente (220V; 50Hz) in
numero adeguato, compresa una presa di servizio e
sezionatore manuale (a fusibili o magnetotermico), il tutto
predisposto da personale tecnico specializzato;
- cavidotti di protezione del tubo aria, da locale tecnico a
bordo vasca (diametro minimo 80mm) e del tubo elettrico,
da locale tecnico a bordo vasca (diametro minimo
63mm).
•
Collegare un’estremità del tubo di adduzione aria in dotazione all’ uscita delle soffianti utilizzando le
apposite fascette.
•
Collegare l’altra estremità del tubo all’innesto rapido predisposto sulla vasca.
•
Prima di accendere la soffiante verificare che il rubinetto posto in fondo al tubo di adduzione aria sia
in posizione di apertura.
•
Nel caso in cui le soffianti per il ricircolo air-lift dei fanghi e quella per l’aerazione dell’impianto a
fanghi attivi siano diverse, fare molta attenzione a non invertire i collegamenti. Consultare pertanto la
scheda tecnica dell’impianto a fanghi attivi.
•
Appena messo in funzione l’impianto, verificare, mediante i tappi d’ispezione, che tutti i dispositivi
funzionino. In particolare verificare che ci sia insufflazione d’aria nell’impianto a fanghi attivi e
ricircolo dei fanghi nel filtro percolatore.

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MANUTENZIONE DELL’IMPIANTO
Filtro percolatore
•
Per ridurre i tempi di entrata a regime del percolatore (così come per i fanghi attivi) si consiglia
l’utilizzo, per i primi 10-15 giorni di funzionamento, del BIOATTIVATORE DI CAMILLO SERBATOI.
•
Con cadenza almeno annuale si consiglia di ispezionare il filtro e il livello di torbidità del refluo in
uscita da esso.
•
Quando il filtro appare eccessivamente sporco e non garantisce più uno scarico sufficientemente
limpido (di norma ogni 12-15 mesi) è necessario svolgere le operazioni di pulizia del filtro. La
pulizia verrà svolta da personale autorizzato attraverso un energico lavaggio del letto filtrante
eventualmente in controcorrente, prestando attenzione nella rimozione degli accumuli nelle condotte
di ingresso e uscita e asportazione dei fanghi.
•
A seguito delle operazioni di pulizia del filtro si consiglia l’utilizzo, per i 5-10 giorni successivi, del
BIOATTIVATORE DI CAMILLO SERBATOI allo scopo di ripristinare il livello di flora batterica
ottimale per la depurazione.
•
Durante le ispezioni verificare che lo sfiato per il biogas non sia intasato
Impianto a fanghi attivi
•
Riempire all’avviamento l’impianto a fanghi attivi di liquami ed inseminarlo con una quantità notevole
di fanghi provenienti da un altro impianto o da una fossa Imhoff operanti in modo corretto. Se non è
possibile utilizzare per i primi 10-15 giorni di funzionamento il BIOATTIVATORE DI CAMILLO
SERBATOI.
•
Mantenere permanentemente acceso il compressore per l’alimentazione dell’aria, un prolungato
stato di anossia (assenza di ossigeno) può provocare l’estinzione dei microrganismi che
garantiscono l’efficacia del trattamento.
•
Controllare periodicamente il sedimentatore per vedere se vi siano zone di ristagno del fango.
•
Per quanto concerne il compartimento di digestione è necessario misurare il livello del fango nella
camera, ogni 30-60 giorni. La frequenza esatta viene comunque fissata in base all’esperienza dei
primi mesi di conduzione. Quando da queste rilevazioni risulta che il livello del fango ha raggiunto i
40/50 cm dal punto più basso dall’apertura dei due compartimenti è necessario procedere allo
spurgo. La cadenza è in linea di massima semestrale.
•
Evitare l’ingresso di sostanze tossiche e velenose se non precedentemente diluite in modo da
diminuire l’impatto con la flora batterica. Di seguito si elencano le principali sostanze chimiche
tossiche:
-
cloro e suoi derivati (candeggina);
-
solventi e diluenti sintetici;
-
diserbanti;
-
insetticidi;
-
oli minerali;
-
sostanze usate per la disinfezione in genere;
-
sostanza chimiche tossiche in genere.
•
Gli impianti a fanghi attivi vengono costruiti con un comparto di disinfezione inserito lungo la
condotta di scarico del refluo. Nell’apposito alloggiamento è possibile inserire una pastiglia di cloro,
per produrre un effetto disinfettante che dura per 30-60 giorni. Inserire la pastiglia di cloro
esclusivamente nell’apposito alloggio, mai all’interno delle vasche di depurazione.
•
Effettuare periodicamente operazioni di pulizia:
-
rimuovere i solidi galleggianti e avviarli allo smaltimento;
-
pulire con un raschietto del materiale aderente le pareti interne della vasca ed i diaframmi in
ingresso e in uscita, assicurandosi che il materiale più pesante scenda, attraverso l’apertura, nel
comparto di digestione e rimuovendo il materiale più leggero che si raccoglie in superficie;
-
assicurarsi che la bocca del sedimentatore sia completamente libera, utilizzare un’asta o lo
stesso raschietto sopra menzionato per la pulizia delle pareti, allo scopo di rimuovere il materiale
che eventualmente vada a bloccare l’apertura stessa in qualche punto.

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•
Rompere periodicamente l’eventuale crosta che si forma per permettere al gas e all’ossigeno di
fuoriuscire liberamente.
•
In caso di PH basso rilevabile dalla formazione di cattivi odori ricorrere all’aggiunta di reattivi quali la
calce per riportare il PH a valori leggermente superiori alla neutralità (generalmente sono sufficienti
40-50g di calce per m³ di volume utile del compartimento di digestione).
•
Specie nei periodi più caldi dell’anno rimuovere periodicamente con un colino le larve che
potrebbero proliferare a seguito della diminuzione dell’effetto di dispersione dell’ossigeno.
•
Per quello che riguarda i piatti diffusori, non sono necessarie particolari attività di manutenzione. E’
bene comunque pulirli con un getto d’acqua ogni volta che si effettua l’estrazione dei fanghi dalla
vasca, per prevenire eventuali accumuli nei microfori che comporterebbero una scarsa insufflazione
d’aria ed un conseguente minor rendimento dell’impianto.
Soffianti e sistema di ricircolo air-lift dei fanghi
•
La soffiante non presenta parti a contatto in movimento quindi non richiede alcun intervento di
lubrificazione.
•
A parte la facile sostituzione di alcuni componenti (membrana) e la pulizia trimestrale del filtro di
aspirazione aria, il funzionamento è a lungo termine ed esente da altro tipo di manutenzione.
•
Durante le attività di manutenzione della soffiante è comunque necessario seguire le seguenti
avvertenze:
-
eseguire tutte le operazioni di pulizia e/o sostituzione unicamente in assenza di corrente
elettrica;
-
prima di compiere qualsiasi operazione di pulizia e/o sostituzione, assicurarsi che il corpo del
compressore si sia raffreddato per evitare eventuali rischi di bruciature;
-
è buona norma utilizzare, per eventuali riparazioni, solo materiali originali al fine di garantire la
sicurezza dell’apparecchiatura;
-
le operazioni di manutenzione che richiedono la presenza di energia elettrica, quali la ricerca di
guasti all’interno della soffiante, devono essere eseguite da personale qualificato;
-
non collegare il compressore a fonti di energia diverse da quelle indicate. In caso di dubbio sugli
allacciamenti NON collegare l’apparecchiatura.
•
Assicurarsi che entrambe le soffianti siano sempre in funzione.
•
Durante le ispezioni delle vasche assicurarsi che il tubo di ricircolo dei fanghi non sia intasato, che ci
sia un reale ricircolo dei fanghi e che all’interno dell’impianto a fanghi attivi ci sia una reale
insufflazione continua di aria.
Durante le operazioni di pulizia delle vasche pulire, mediante l’utilizzo di lance a pressione, anche il tubo di
ricircolo dei fanghi.

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CERTIFICAZIONE DI CONFORMITA’
IMPIANTO DI DEPURAZIONE SECONDARIO SPINTO
CON RICIRCOLO DEI FANGHI Mod. DEP-RF
Con la presente dichiariamo che l’ impianto di depurazione secondario spinto in polietilene
mod. DEP-RF, composto da un filtro percolatore anaerobico e da un impianto a fanghi
attivi dotato di sistema di ricircolo dei fanghi tipo air-lift, fornito da DI CAMILLO
SERBATOI, è conforme per il trattamento secondario dei reflui civili, come da scheda
tecnica, ai limiti indicati dalla Tabella 4 dell’Allegato 5 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 se e
solo se correttamente dimensionato per gli abitanti equivalenti (AE) degli scarichi di civili
abitazioni relativamente alla rimozione del carico organico (BOD
5
) e dei solidi sospesi e
quando installato a valle di un impianto di trattamento primario opportunamente
dimensionato, con le seguenti precisazioni:
Ø
Concentrazione oli e grassi in ingresso <50 mg/l.
Ø
La portata media in m³/g deve essere inferiore ai limiti indicati sulla scheda tecnica
DI CAMILLO SERBATOI.
Ø
Per quanto non espressamente indicato ci si rimette ai dati di progetto indicati sulla
scheda tecnica DI CAMILLO SERBATOI.
Tale garanzia è valida a condizione che l’impianto sia mantenuto in condizione di regolare
esercizio di manutenzione e siano rispettate le modalità di messa in opera ( vedi istruzioni
per il rinterro ) declinando ogni responsabilità in caso di errato montaggio.
Il presente certificato non costituisce autorizzazione allo scarico che andrà inoltrata
all’autorità competente la quale potrebbe stabilire limiti tabellari più tassativi.